
“La stagione dei lamponi”
Mostra Personale di Italo Cammarata
Galleria del Castello, Piazza San Francesco 3, Imperia
Dal 17 maggio al 7 giugno 2025
Vernissage sabato 17 maggio alle ore 18:30
Orari: 10.00-12:30, 16:00-20:00 ( + alcune aperture serali) - tutti i giorni, escluso il lunedì.
Ingresso libero
Dopo il successo della mostra dedicata a Ugo Nespolo, la Galleria del Castello di Imperia torna ad aprire le porte al pubblico con un nuovo allestimento. “La stagione dei lamponi” è la personale di Italo Cammarata che si svolgerà dal 17 maggio al 7 giugno 2025.
La mostra, che vede la direzione artistica e la curatela di Federica Porro e Marco Bravo, della Galleria del Castello, prevede l'esposizione di circa cinquanta opere uniche e di una serie di grafiche d'autore in edizione limitata, realizzate in esclusiva per la Galleria. I lavori sono accompagnati da un'intera sezione trasversale dedicata al percorso creativo e professionale dell'artista, che approfondisce il suo approccio creativo, influenzato e ispirato dalla fusione delle numerose esperienze professionali.
A breve aggiornamenti
«Rispetto all'esposizione di Nespolo, che ha visto un'affluenza notevole di pubblico e un forte apprezzamento da parte della comunità, “La stagione dei lamponi” rappresenta un progetto molto diverso e un momento significativo per la Galleria del Castello – sono le parole di Federica Porro – Sarà un evento più intimo, e inviterà il pubblico a scoprire il materiale ricco di profondità umana di un artista straordinario. Sarà un'occasione unica per mettere in luce tutti gli aspetti della creatività e della sensibilità di Italo Cammarata, rendendo un meritato omaggio alla sua opera».
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“La stagione dei lamponi” vanta il patrocinio del Comune di Imperia e della Rete Museale della città, con cui la Galleria del Castello collaborerà nuovamente, offrendo spunti significativi per approfondire un aspetto più introspettivo della ricerca artistica dell'autore. Contemporaneamente alla sua personale alla Galleria del Castello infatti, Italo Cammarata sarà presente con una selezione di opere negli spazi del MACI Villa Faravelli, dal 17 maggio al 7 giugno. L'esposizione, dal titolo “La stagione all'ombra dell'eterno ritorno”, propone un percorso dal carattere intimo e meditativo, in cui il tema del viaggio, con le sue complessità e sfide, diventa il filo conduttore della narrazione visiva. Apre la serie un ciclo di sei opere ispirate all'Odissea, che si conclude con un'intensa riflessione sulla tragedia contemporanea dei migranti attraverso un'opera dal forte impatto simbolico e sociale.
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«Il panorama artistico di Imperia si amplia sempre di più - è il commento dell'assessore alla cultura del Comune di Imperia, Marcella Roggero - dopo la mostra dello scorso anno del maestro Nespolo sarà esposta “La stagione dei lamponi”, personale dell'artista Italo Cammarata che si svolgerà dal 17 maggio al 7 giugno alla Galleria del Castello, una mostra che vede il Patrocinio del Comune e sigilla una sinergia tra l'Ente e la Rete Museale, che ospiterà in parallelo, negli spazi del MACI, la selezione di opere che andrà a costituire “La stagione all'ombra dell'eterno ritorno”».
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«La collaborazione e la creazione di un dialogo con il territorio sono fondamentali per la Rete Museale - così Valentina Dionisi, responsabile di produzione per la Rete museale, di cui fanno parte Municipia e Solidarietà e Lavoro - sono azioni che vengono portate avanti con attenzione da parte di Municipia e Solidarietà e Lavoro, operativi nei musei di Imperia per valorizzarli e renderli sempre più accessibili. Nello specifico, la proposta di ospitare le opere di Cammarata al MACI Villa Faravelli è stata accolta con entusiasmo: ci offre infatti la possibilità di valorizzare la preziosità del contesto architettonico e della collezione Invernizzi, ma anche di rafforzare la contemporaneità e la potenza del nucleo principale della mostra, in cui il viaggio è occasione identitaria di riscatto e di salvezza».
L'accesso all'esposizione al MACI sarà gratuito; resta invece a pagamento, secondo le consuete modalità, l'ingresso alla Collezione Invernizzi. La mostra sarà visitabile nei giorni e orari di apertura regolare del museo, a partire dal 17 maggio: informazioni su www.imperiamusei.it
La stagione dei lamponi
Il titolo, “La stagione dei lamponi” evoca l'immagine vivida di un'estate lenta e sospesa, in cui il tempo si dilata, restituendo spazio alla scoperta e alla libertà. È il momento in cui i bambini, senza l'ingombro della tecnologia moderna, sono liberi di vagabondare, correre, sudare, di sbucciarsi le ginocchia e arrampicarsi sugli alberi. È anche il tempo della noia che, lontano dalle distrazioni tecnologiche, diventa terreno fertile per l'immaginazione. I lamponi, dolci e succosi, simboleggiano quella spontaneità e freschezza di un tempo che non esiste più, ma che è custodito nella memoria di chi ha vissuto quegli spazi di gioco e di infinito. “La stagione dei lamponi” diventa così un inno alla libertà dei bambini, al loro essere protagonisti di un tempo tutto loro, dove la noia è il punto di partenza per viaggi di fantasia senza fine. Allo stesso tempo, è la promessa, rivolta ai bambini del nostro tempo, di restituire loro quella stessa libertà oggi così compromessa.
Tra le opere in mostra, una serie di dipinti che rievocano l'infanzia, l'estate, la libertà e la spensieratezza: disegni e schizzi, ma anche una sezione dedicata ai progetti pubblicitari, industriali e di design, i quaderni dell'artista, con progetti e idee che si trasformano in immagini e ricordi in visioni artistiche, nonché una selezione di testi e riflessioni personali, che raccontano l'approccio dell'artista al lavoro e alla creatività, oltre a premi e riconoscimenti.
«La selezione di opere pittoriche, schizzi, progetti e materiali di archivio è pensata per far rivivere un'epoca d'infanzia libera e spensierata, riflesso del lavoro di Cammarata, ma anche sua personale visione del mondo – spiega Federica Porro - La stagione dei lamponi rappresenta esattamente quel periodo dell'anno in cui si percepisce un'intensità particolare, una magia nell'aria, una bellezza fragile che sappiamo essere destinata a svanire, ma che vive nella memoria e nello sguardo che l'artista non ha mai smesso di portare con sé. Abbiamo scelto questo titolo perché era un filo conduttore perfetto tra la memoria dell'infanzia, il gusto della lentezza, il desiderio di libertà e la contrapposizione con la frenesia e l'alienazione a cui la contemporaneità ci ha nostro malgrado abituati».
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Italo Cammarata​
Nato a Marina di Massa nel 1947, Italo Cammarata vive e lavora a Pino Torinese. Con un percorso che abbraccia l'evoluzione del design industriale e della pubblicità, porta con sé un bagaglio di esperienze che si riflettono inevitabilmente nelle sue opere. Inizia la sua attività professionale giovanissimo, lavorando con alcune delle migliori agenzie pubblicitarie di Torino, prima fra tutte quella di Armando Testa, e partecipando a campagne importanti. Negli anni '80 approda al design, ottimizzando le sue esperienze e creando progetti industriali per aziende come Yamaha, Subaru, Piaggio, GVC, Seiko, Barilla, Porsche. L'attività gli vale nel 1984 il prestigioso premio internazionale “Compasso D'Oro” conferitogli dall'ADI -Associazione Design Industriale - per la realizzazione del suo progetto, ciclomotore pieghevole Tender. Dall'inizio degli anni 2000 la sua prima occupazione diventa la pittura. Intuisce un enorme potenziale artistico nella memoria, specialmente quella legata all'infanzia, e instaura un dialogo fertile tra ricordi e quotidiano, assecondando un proprio moto interiore verso un linguaggio artistico espressivo libero da condizionamenti e consegne, e ampliando così la sua padronanza tecnica e creativa di nuovi linguaggi pittorici.
Inaugurazione il 17 maggio alla presenza dell'artista - gli orari
L'inaugurazione è prevista per sabato 17 maggio alle 18:30 alla presenza di Italo Cammarata. L'occasione consentirà di approfondire la visione e la storia dell'artista e di esplorare la mostra grazie a un'introduzione a cura di Claudia Andreotta, storica dell'arte, e di Francesca Bogliolo, critica d'arte.
La mostra, a ingresso libero, resterà visitabile tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 10.00 alle 12.30, dalle 16.00 alle 19.30 (sabato 17 maggio e sabato 7 giugno compresi). Il 7 giugno è previsto un momento di festa per ripercorrere il viaggio e salutare l'evento.
Durante le tre settimane di esposizione la Galleria del castello si farà teatro per eventi in sinergia con numerose realtà locali. Nell'intento di coinvolgere un pubblico quanto più trasversale, torneranno collaborazioni già testate, ma entreranno anche nuove realtà. Ci sarà spazio per i bambini, protagonisti a pieno titolo della mostra, ma anche per scuole e appassionati di arte, con talk, laboratori creativi, di lettura, disegno, musica, tango, giochi di una volta, ma anche con visite guidate in compagnia dell'artista e di critici e storici dell'arte. La maggior parte degli eventi organizzati durante la mostra sarà a offerta libera, in favore della OdV il Cuore di Martina. In concomitanza con il calendario di iniziative che accompagnerà la mostra, gli orari potrebbero subire qualche variazione che sarà comunicata tempestivamente sui canali ufficiali della Galleria (sito e social).
Ad accompagnare “La stagione dei lamponi” sarà pubblicato un catalogo con immagini delle opere in mostra, testi critici, fotografie dell'artista e del suo percorso professionale e creativo: un documento di riferimento prezioso per comprendere appieno la visione dell'artista.
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Il team curatoriale si avvale delle professionalità di Federica Porro e Marco Bravo curatori della mostra, Veronica Cicirello responsabile del progetto grafico e impaginazione del catalogo, Claudia Andreotta e Francesca Bogliolo, curatrici dei testi e delle presentazioni critiche, Silvia Novaro responsabile dei contenuti social, Alessandra Chiappori responsabile ufficio stampa, Pierre Cristiani responsabile dell’impianto video.
